venerdì 24 novembre 2017

Noel Gallagher brano per brano: "Delusi dal nuovo disco? Siete fermi al '95. Vi avviso: da qui non si torna indietro, vivrete 5 anni brutti"

Ospite di John Kennedy su Radio X, ieri sera Noel Gallagher ha parlato in lungo e in largo del suo nuovo album Who Built the Moon?, uscito oggi per l'etichetta Sour Mash.

Il disco, frutto di una collaborazione quadriennale con il DJ e compositore David Holmes, con cui l'ha composto e registrato tra Belfast e Londra, si avvale del contributo di varie decine di musicisti e strumentisti, tra cui due nomi di primissimo piano come quelli di Paul Weller e Johnny Marr.

Nel classico track by track Noel ha sviscerato il disco brano dopo brano, rivelandone aneddoti e significati reconditi. Eccovi la nostra traduzione delle parole di Noel, che ha passato in rassegna i nuovi pezzi. 

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FORT KNOX

"A metà della canzone c'è una sveglia. Non so bene perché, ma è sembrata la cosa giusta, sembrava una sveglia per le persone che hanno ascoltato la mia musica negli ultimi 25 anni. Devo dire alla gente che ha seguito quello che faccio: non dovreste essere poi così sorpresi. The Right Stuff e What A Life non erano brani che avresti associato a quello che ho fatto con gli Oasis. E di sicuro neanche aver lavorato in passato con Goldie e i Chemical Brothers. Penso, però, che sia arrivata una nuova generazione di fan degli Oasis che non ne sono molto consapevoli. Persone nate nel 1995, arrivate con un'idea di ciò che dovresti essere, che hanno ovviamente visto Supersonic di recente e che probabilmente hanno tutti le chitarre con la Union Jack e tutto quello, Dio li benedica. È un ottimo modo di iniziare il disco, sarà un ottimo modo di iniziare i concerti".

HOLY MOUNTAIN

"Tra tutte le canzoni che ho letto che avrebbero influenzato questo brano, quella che di sicuro non mi è stata fatta ascoltare studio è She Bangs di Ricky Martin. L'analogia è nel modo di pronunciare la parola She e basta! Capisco che la gente fa lavori banali e non ha niente di meglio da fare che commentare su robe. Ha un po' di Diamond Dogs, un po' dei Roxy Music che fanno Canned Heat, ha qualcosa degli Ice Cream e di Plastic Bertrand, ma quando stai creando delle cose in studio e il tempo stringe ... è una modalità di lavoro che non avrei mai pensato di adottare. Questa è pura espressione, non è affatto pensiero. È David che salta sulla sedia e dice: 'Rifallo!'. È collaborazione vera. Lui è tutto concentrato sull'atmosfera, io tutto sulle canzoni. Era lui che tentava strade bizzarre e io che lo riportavo indietro. È una combinazione di entrambi i nostri stili".

KEEP ON REACHING

"Ascoltavamo Sly Stone all'Isola di Wight, che è l'ispirazione che è dietro a quel pezzo. È spuntato fuori da qualche altro vecchio disco soul. Come sappiamo tutti, David è un DJ fantastico, ha una un'ampia collezione di dischi. Avevo il riff di chitarra e lui tirava fuori qualcosa e diceva: 'Provalo così'. Quando ci siamo spostati a Londra sono arrivate in studio queste due ragazze che hanno fatto tutti i cori. Sono entrate, ragazze di South London. Io ho detto ad una di loro: 'Ti conosco? Sei famosa?'. Lei mi ha detto: 'No, caro, ho fatto X Factor!'. Di solito se scrivevo una canzone e non era nella mia tonalità la abbassavo. Qui ho cantato nelle tonalità più alta della mia vita e posso dirti che dal vivo non le faremo in quella tonalità !".

IT’S A BEAUTIFUL WORLD

"David aveva trovato questa cosa tratta da un concerto jazz degli anni '50 ed era una donna francese che diceva: 'Per favore, rimanete ai vostri posti, lo spettacolo che siete venuti a vedere inizierà a breve'. Il tono era giusto, ma non riuscivamo a pulire il campionamento, così abbiamo dovuto ingaggiare qualcuno perché facesse qualcosa. Lui conosceva Charlotte e lei è venuta in studio. Lei ha fatto la sua cosa: nessuno parla il francese, quindi non capivo cosa stesse dicendo. Ho detto: 'Faremmo meglio a controllare. Quanto bene conosci questa donna?'. Ho dovuto parlare con una delle ragazze dell'ufficio e far tradurre a sua madre, che era un'insegnante di francese, quello che diceva Charlotte. È un passaggio sulla fine del mondo e non tratto proprio quelle cose. L'ultimo verso fa: 'Tenetevi per mano, questa è la fine del mondo'. Se potessi cambiare una cosa del disco, le direi di rifarlo dicendo: 'Non è la fine del mondo' ...". 

SHE TAUGHT ME HOW TO FLY

"Lavoravamo ad un altro pezzo e aveva questa cosa pulsante. Non ci piaceva il pezzo che stavamo facendo, ma ci piaceva questa cosa pulsante. David mi ha detto: 'Cosa ti dice?'. E io: 'Blondie'. Mi ha detto: 'Scriviamo un pezzo alla Blondie'. Quanto all'assolo di chitarra, sapevo che qualunque cosa avrei suonato sarebbe stata rifiutata. Perché so suonare in un solo modo. Mi ha detto: 'Suona qualcosa con cui tu possa ballare!'. Cioè, chi ti dice così?".

BE CAREFUL WHAT YOU WISH FOR 

"I primi due versi sono un messaggio ai miei figli. Fate attenzione, non inseguite la fama, i soldi, le droghe, quella sorta di cosa. David mi ha detto: 'Buttala lì e basta, scrivi quanti più versi puoi, come Dylan'. Ho scritto così tanti versi per quel brano che ad un certo punto è diventato davvero lungo e gli ho detto che sarebbe potuta diventare una canzone di nove minuti, così l'abbiamo accorciata. Sfiderà la percezione che la gente ha di quello che faccio io. La sfida per me è in tour, come faremo sì che Be Careful What You Wish For e Half The World Away - che non potrebbero essere due pezzi più diversi di così - funzionino la stessa sera lasciando andare a casa felici tutti quanti?".


BLACK AND WHITE SUNSHINE

"Tra tutte le tracce dell'album questa è quella più simile al pop-rock tradizionale che faccio io. Amo questo pezzo dal vivo, dal vivo suona come i Sex Pistols e contiene un piccolo accenno ai Rolling Stones. Il riff è molto Los Angeles West Coast, suona un po' come gli R.E.M. ad essere onesti. Penso che per un po' sarà una delle preferite dal vivo".

INTERLUDE (WEDNESDAY PART 1)

"Ho notato che la gente che non sta apprezzando questo disco è la gente che non l'ha ancora sentito. Hanno sentito il trailer e un po' di Holy Mountain, almeno avevano sentito quello prima che uscisse It's a Beautiful World. Ed erano sicuri che non avrebbero apprezzato questo album. Pensavo: 'È affascinante che voi vogliate liquidare questo album sulla semplice base di ciò che pensate che sia'. In parte la cosa è stata intenzionale, perché nel trailer avevo inserito la musica più divisiva. La cosa che trovo divertente è che la gente che dice già che lo odia è la stessa che professa il proprio amore per John Lennon e lo idolatra. E fate che dica a questi tizi:' Vi garantisco che i vostri nonni fischiavano Bob Dylan. Vi garantisco che i vostri nonni sono stati coloro che hanno spinto John Lennon a prendere una casa a New York e a non tornare mai più'. Per via della sua strana moglie, capisci cosa intendo? È una cosa che bisogna accettare. Penso che a lungo andare la gente adorerà questo disco perché ha in sé più dischi degli altri miei due, di sicuro. Però sai, c'è gente che vuole ancora vivere nel 1995 e quello è fantastico, ma il 1995 l'abbiamo già vissuto ed è quello che facevamo allora, non è quello che facciamo ora. Devo dire a queste persone che se in qualche modo siete leggermente delusi da questo disco, allora i prossimi cinque anni non saranno divertenti per voi. Perché da qui non si tornerà indietro".


IF LOVE IS THE LAW

"David faceva: 'Ha bisogno di una ssolo di chitarra e di un'elevazione verso la fine. Quando qualcuno mi dice così io chiamo Johnny Marr! Lui è uno dei miei amici di più vecchia data, è molto gentile a dedicarmi il suo tempo. Non molti sanno che a casa sua lui ha un telefono a forma di chitarra e che solo io ho il numero di quel telefono. Quando squilla lampeggia di rosso e bianco e lui sa che sono io. Solleva la cornetta e dice: 'Robin, cosa posso fare per te?'. 'Batman, mi dispiace, ma è di nuovo giunta quell'ora'. Resto ancora a bocca aperta se penso che viene ad aiutarmi con un brano".


THE MAN WHO BUILT THE MOON

"I versi di questo brano li ho scritti in un paio di giorni … poi sono arrivato al ritornello. E David Holmes mi ha fatto scrivere OTTO ritornelli per quella canzone. Per ciascuno di essi mi diceva: 'Sono gli Oasis'. Ne scrivevo un altro e faceva: 'Sono gli High Flying Birds!'. Ne scrivevo un altro e diceva: 'È un misto tra gli Oasis E gli High Flying Birds'. Continuava a dire: 'Sono i Beatles'. Ero in un altro studio e pensavo: 'Non riesco più a fare questa cosa, penso di aver inventato un ottimo ritornello. Pensavo che questo non suonasse come nessuna delle cose che ho fatto in precedenza, quindi lo amerà!' ...".

END CREDITS (WEDNESDAY PART 2)

"Wednesday era una canzone lunga, di circa quattro minuti e qualcosa, e pensavo fosse troppo lunga. Era dove si trovava il primo interludio, ma c'era un pezzo ben definito che avremmo potuto tagliare in due. Se The Man Who Built the Moon è l'epilogo, Fort Knox è l'apertura e questo è il pezzo in cui stai uscendo dal cinema mentre escono i titoli di coda". 

BONUS TRACK: DEAD IN THE WATER

"Facevo una sessione radiofonica in Irlanda non più presto di qualche giorno prima dell'uscita del disco. Avevo scritto quella canzone in meno di due ore. Non l'avevo suonata a nessuno. Quindi avevo le cuffie e l'acustica della stanza era così incredibile che mentre l'ingegnere armeggiava con questo microfono ho iniziato a canticchiarla tra me e me. Me n'ero completamente dimenticato. Andiamo avanti veloce ed eccoci all'album ultimato. La domanda inevitabile è stata: hai del materiale bonus? Ho detto: 'Non abbiamo registrato nessun materiale da lato B. Poi qualcuno del mio ufficio ha detto: 'Che ne dici di quella canzone che hai fatto quel giorno a Dublino? Quello che parla dell'acqua'. Si è messo in contatto (con la radio irlandese) e loro hanno detto: 'Oh sì, l'abbiamo registrata'. Sono rimasto a bocca spalancata. La cosa speciale è che la canto tra me e me. L'ho ascoltata e ho pensato: 'Deve finire sull'album perché voglio suonarla dal vivo".

trad. di oasisnotizie - Source: Radio X


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