venerdì 29 luglio 2016

Noel Gallagher: "Ecco i miei libri preferiti e i miei eroi musicali. Mia madre un'eroina: provate voi a crescere Liam!"

Intervistato negli USA dalla rivista Rolling Stone (audio alla fine del post, l'intervista risale a maggio ma è stata diffusa l'11 luglio), Noel Gallagher ha parlato di ciò che lo caratterizza come persona originaria di Manchester, delle sue città preferite, dei suoi eroi musicali, delle sue regole di vita, dei fan che gli chiedono i selfie, dei suoi libri preferiti, della reunion degli Oasis e di molto altro. 

Ecco una nostra traduzione - la terza - delle sue parole. In questa parte dell'intervista Noel parla dei suoi libri preferiti, della musica che lo commuove, delle band meno note che apprezza e dei suoi eroi musicali.

PARTE 3

Qual è il tuo libro preferito?

Noel al promo West Fest di Columbus il 15 luglio 2016
I romanzi non fanno per me, ma un romanzo che ho letto dall'inizio alla fine e ho pensato fosse fantastico è On the Road (noto in Italia come Sulla strada, ndr) di Jack Kerouac.

E so che questo mi fa sembrare un intellettuale adesso, perché non lo sono per un cazzo. Lo lessi perché all'epoca ero molto preso da Bob Dylan e lessi un'intervista in cui parlava di questo libro.

Quando lo presi riuscii a capire da dove venisse la connessione tra Dylan. È una storia incredibile. Non direi che è il mio libro preferito, ho letto molte autobiografie. Come ho detto non sono un avido lettore, capisci? Io leggo cose "fattuali", i romanzi non mi interessano proprio, ma On the Road è fantastico per lo stile di scrittura.

Sembra quasi di sentire quel blues hipster di Subterranean Homesick Blues di Bob Dylan, come velocità e ritmo di scrittura.

E se pensiamo che risale al 1957, era proprio avanti.

È fottutamente incredibile. E mi ha fatto capire perché San Francisco era così predestinata. Qualcuno fa: 'Perché sono tutti ossessionati da San Francisco? New York è dieci volte la città che è San Francisco'. E mi rendo conto che il motivo è il jazz. Gli hipster jazz erano tutti a San Francisco, era la loro La Mecca. Un libro fantastico. E ovviamente fu scritto in un unico tentativo, il cane che fugge con l'ultimo pezzo e tutte quelle cose lì sono incredibili. 

Quale libro stai leggendo attualmente?

Nessuno. Devo trovarne uno buono. L'ultimo libro che ho letto era sulla spia britannica Kim Philby, che defezionò andando con i russi durante la guerra fredda. È scritto dalla prospettiva dei suoi amici, nessuno dei quali sapeva che lui fosse un doppio agente. È affascinante. Non ricordo come si chiami quel libro, però è grandioso.

Mi piace la roba della seconda guerra mondiale e della guerra fredda, mi piace tutto quel periodo, le manovre dei superpoteri di allora per dominare il mondo sono affascinanti. E come si arrivò vicini al punto che qualcuno schiacciasse il tasto. 

Penso che in America la gente non si renda conto di cosa significhi subire blitz, non concepisce l'idea di vedere la tua città distrutta dalle bombe. C'era follia.

L'America non è mai stata invasa ed è per quello che quando è accaduto l'11 settembre per l'America è stata una cazzo di cosa terribile: 'Cosa? Sul nostro cazzo di suolo?'.
In Inghilterra, invece, le attività terroristiche i sono sempre state. L'Inghilterra è stata invasa e teatro di guerra per secoli, capisci? Quindi quaggiù non è poi tutta questa gran cosa. Londra è stata teatro di bombe dell'IRA negli anni '70 ed è andata vicina all'invasione dei nazisti ed è stata invasa dai romani e dai francesi e bla bla bla. 

Quindi sì, gli americani non capiscono proprio come sia, ma d'altro canto è una cosa buona. Io preferirei vivere in un paese che non è mai stato invaso. 

Parlami della musica che ancora ti commuove di più.

Sono ancora i classici. Mi capita ancora di sentire in I am the Walrus o in roba degli anni '70 come Strawberry Fields qualcosa che non ho mai sentito prima. È una cosa strabiliante da dire. Ti ritrovi in bagno, con Strawberry Fields nell'altra stanza, ti colpisce qualcosa di quelle canzoni ed è come se le stessi ascoltando per la prima volta. E non mi riferisco solo ai Beatles e a John Lennon, ma alla maggior parte di quella musica degli anni '70, che per me evolve ancora, capisci? 

Ovviamente in quest'epoca di playlist e Internet ... ho una playlist di tutte le più grandi canzoni degli anni '70 e sono quelle canzoni che riescono a fermare una conversazione in una stanza piena di gente. Se non senti Love Me Till the Sun Shines dei Kinks da quattro o cinque anni fai: 'Porca troia! Senti che cazzo di pezzo!'. Trovo tutto quel periodo di grande ispirazione. 

È incredibile pensare che da Love Me Do ad Abbey Road siano trascorsi solo otto anni.

Sì, ma non è solo quello. Basti pensare che molte delle band che si ispirarono ai Beatles all'epoca di Love Me Do non si erano neanche formate. E poi quando sei arrivato all'anno di Woodstock era spuntata un'intera fottuta generazione e cultura che era quasi alla fine. In sette anni o giù di lì. È fottutamente stupefacente quello che successe. Sto ancora scoprendo qua e là dei brani della fine degli anni '70 che mi fanno pensare: 'Wow, porca troia! Ogni volta che andavano in studio registravano un capolavoro, è incredibile!'.

E anche band che hanno pubblicato un solo album, che hanno avuto vita molto breve, erano eccezionali.

I David. Hai sentito quell'album di quella band, i David? Credo fossero californiani. Si dice che fossero stati chiamati alle armi per la guerra del Vietnam ed è questo il motivo per cui nessuno ha più sentito parlare di loro. Penso che il loro album si chiami Another Day, Another Lifetime. È fottutamente folle. E tutta la roba ... Come cazzo si chiama quella band? ... Hanno scritto Walk Away Renee.

I Left Banke. 

I Left Banke. Tutta la roba dei Left Banke. Cioè ... porca troia! Incredibili!

Nei primi anni '70 se non fosse stato per David Bowie e poche altre persone ... Il mainstream pop era divenuto così orribile in così poco tempo. 

Sai, nei primi anni '70 il rhythm & blues e il blues in sé si erano fatti spazio oltre l'Atlantico e gli inglesi avevano creato la propria cultura di quel tipo e l'avevano fatta tornare in America. Gli inglesi presero i Velvet Underground e gli Stooges e inventarono il punk rock e, sai, cambiarono il mondo. E anche quei primi dischi punk, dei Ramones, dei Sex Pistols e dei Clash, ti lasciano ancora a bocca aperta.

Chi sono i tuoi eroi e perché?

I miei eroi musicali penso che sarebbero i Beatles e gli Stones, perché ... Perché? ... Cazzo! Perché avevano le migliori canzoni, penso.

Ray Davies perché scriveva le migliori canzoni, Pete Townshend perché non gliene fregava un cazzo, David Gilmour e Roger Waters perché combinati l'uno con l'altro erano il fuoco e il ghiaccio.

Di Roger Waters mi piaceva fottutamente la sua megalomania. Di David Gilmour mi piace la sua figaggine, il suo modo di suonare la chitarra.

John Lydon, perché è una persona molto vera e un po' mi agito quando lo incontro, anche se penso di piacergli, perché abbiamo trascorso bellissime serate insieme. Andiamo proprio d'accordo e gli voglio bene.

Poi ci sono i Jam con Paul Weller, che è divenuto un mio ottimo amico e mio vicino di casa. 

E gli U2, anche loro divenuti miei amici. E li amo perché da ragazzo ascoltavo The Joshua Tree ed era di grande ispirazione, era un modo di comporre le canzoni così semplice, ma si connetteva con chiunque nel mondo e quella cosa mi piaceva molto.

E poi gli Stone Roses. Scrissero una canzone di nome Sally Cinnamon, la comprai il giorno che uscì, la portai a casa, la ascoltai e pensai: 'So che posso farcela ora, perché so scrivere canzoni così'.

Poi ci sono Morrissey e Marr degli Smiths perché portarono la composizione delle canzoni su un altro cazzo di livello. Morrissey è un figlio di puttana ed è talmente spassoso che è incredibile, ti fa venire i dolori per quanto ti fa ridere. Johnny Marr è come me, è di Manchester e viene da una famiglia irlandese, siamo quasi la stessa cosa. Anche se lui è un mago e io un mero apprendista mago.

Chi altro? Mia moglie, perché è fottutamente bellissima e per un qualche folle incantesimo del fato ho finito per sposarla dopo averla incontrata in un nightclub e abbiamo due figli fantastici.

Mia figlia adolescente è un'eroina, perché ha superato delle avversità ed è fottutamente figa, ma - come ho detto - non sarà mai figa quanto me. E il fatto che lo accetti la rende più figa di me, il che non può essere possibile. 

Chi altro? Mia madre, perché ha cresciuto Liam Gallagher. Cazzo! Wow! Provate a farlo voi!

È un peccato che due dei tuoi eroi musicali, Morrissey e Marr, dopo alcuni anni abbiano smesso di fare musica insieme, perché non riuscivano a sopportarsi.

È una cosa buffa e strana. Sembra che nessuna somma di denaro possa farli tornare insieme sul palco, ma in fondo io li ammiravo ancora di più per quel motivo, capisci?

Ah, aspetta un attimo. Dico anche Neil Young e Bob Dylan. Io ora mi sono liberamente trasformato in un cantautore, ma in realtà loro lo sono, cazzo. Ogni volta che vedo Neil Young penso: 'Porca troia! Fa mai un concerto di merda?'. Gli Oasis hanno suonato con lui e abbiamo avuto proprio l'ccasione di uscire insieme. Veniva nel nostro camerino e conosceva le nostre canzoni e pensava fossimo fighi. E noi pensavamo: 'Gesù! Neil Young! Questo era a Woodstock! Porca zozza!'.

Pare che Bob Dylan, i Rolling Stones, Roger Waters, gli Who, Paul McCartney e Neil Young possano riunirsi per un superconcerto al Coachella, ad ottobre.

Cosa? Cosa?

Sì, è stato annunciato ieri.

Dov'è questa cosa?

Ad ottobre al Coachella. 

Cazzo, ci vado, perché il mio tour finisce a settembre.

Wow, fallo!

Rendi noto che sono disponibile ad aprire fottutamente il concerto di chiunque suonando il banjo!

Si dice che incassino sette milioni di dollari ciascuno.

Sul serio?

Giuro su Dio.

Suoneranno mezz'ora ciascuno?

No, sarà una tre giorni. La prima sera ci sono Bob Dylan e gli Stones, la seconda Neil e McCartney, la terza Roger Waters e gli Who. Giuro su Dio. È stato annunciato ieri. 

Cazzo, è fatta. Ci vado. Se ora riattacco non ti offendere, è perché vado adesso a prendere i biglietti.

traduz. oasisnotizie

FINE PARTE 3
Segui i prossimi post per leggere le altre parti dell'intervista di Rolling Stone a Noel.  

PARTE 1 QUI - PARTE 2 QUI 



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