lunedì 29 febbraio 2016

Noel Gallagher vate: prevede la vittoria del Manchester City ai rigori e festeggia con la squadra

Un vero vate. Noel Gallagher ha predetto la vittoria del suo Manchester City, che ieri ha sconfitto il Liverpool a Wembley nella finale di Football League Cup. VEDI IL VIDEO QUI SOTTO

"Penso che sarà una partita molto combattuta e non sono molto ottimista, ma dico che vinceremo ai rigori", ha detto il cantautore alla TV ufficiale del Manchester City. 

E alla domanda "Chi segnerà il rigore decisivo?", Noel ha risposto: "Yaya Touré. Buttala dentro e manda il portiere dal lato sbagliato!". Ed è andata esattamente così.

Noel Gallagher a Wembley 28/02/2016 - GALLERY QUI


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venerdì 26 febbraio 2016

Liam Gallagher, attacco ai Brit Awards: "Grandissimi stronzi, hanno rapito la musica. Lieto di starne fuori"

Liam a Parigi per il concerto
dei The View il 20 febbraio scorso
Justin Bieber, una rivitalizzata Rihanna e il ritorno sul palco di Adele. Questi tre momenti della cerimonia di consegna dei Brit Awards, gli annuali premi musicali britannici, svoltasi mercoledì 24 febbraio alla O2 Arena di Londra. 

Sarà perché mancava quell'elemento di imprevedibilità che solo i suoi Oasis sapevano assicurare all'evento, sarà per altre ragioni. Sta di fatto che a Liam Gallagher lo show non è piaciuto per niente. "Da dove cazzo comincio?", ha scritto un irato Ourkid su Twitter, che è divenuta da mesi la sua piattaforma sociale preferita. 

L'ex frontman di Oasis e Beady Eye ha paragonato Jack Garratt, vincitore del premio della critica, a Enrico VIII. "Enrico VIII, prendi e porta a casa Ha ha", ha scritto. 

Poi si è lanciato in un attacco diretto all'attuale scena musicale. "La musica nel Regno Unito è stata rapita da grandissimi stronzi. FINE", ha twittato. E ai fan che rispondevano al suo tweet Liam si è detto contento di non fare più parte del music business: "Grazie a Dio me ne sono uscito quando sono uscito, cazzo".

I Brit Awards sono stati mandati in onda in Italia da Rai4 il 25 febbraio e saranno visibili nuovamente in replica sabato 27 febbraio dalle ore 15.09.

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LEGGI:  Liam e Noel Gallagher e le citazioni più belle dei Brit Awards

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giovedì 25 febbraio 2016

Noel Gallagher: "I triangoli a letto e gli infarti alle ... ginocchia. Be Here Now? Un flop da nove milioni di copie"

Terza parte della sintesi della chiacchierata che l'11 febbraio Noel Gallagher ha fatto con l'amico Matt Morgan per Absolute Radio. Lo show è stato trasmesso nella serata del 15 febbraio (AUDIO completo qui sotto, alla fine del post). Stay tuned per le altre parti della sintesi, che pubblicheremo a breve.

Sui triangoli amorosi

Noel: "Non ho mai fatto un triangolo amoroso".

Morgan: "Davvero? Avresti potuto farlo. Perché non l'hai fatto?"

Noel: "Non lo so, non mi piacciono le folle".

Sugli infarti alle ginocchia

Morgan: "Una volta mi hai detto che sei andato dal dottore perché avevi una gamba sudata".

Noel: "Avevo un ginocchio sudato, erano gli anni Novanta. Ovviamente era tutto collegato all'abuso violento di droga. Di solito mi svegliavo e una gamba, attorno alla zona del ginocchio, era sempre molto sudata. E, siccome si è paranoici, ero solito pensare: 'Mi chiedo cosa sia. Forse al mio ginocchio sta venendo un infarto?' ...".

Su Be Here Now

Morgan: "Hai mai urlato su un brano?"

Noel: "Ho urlato su un brano. Su un pezzo di nome Fade In-Out io e Liam abbiamo fatto un urlo. Dopo abbiamo dovuto prenderci una settimana di pausa. È stato terribile. Se lo senti, nel disco, passa attraverso un effetto harmonizer e suona ... non era molto bello. Ora chiudo gli occhi per pensarci e non penso che fosse molto bello".

Morgan: "È stato usato?"

Noel: "È sull'album! Be Here Now. Ancora disponibile. Un flop che ha venduto nove milioni di copie".

FINE PARTE 3

PARTE 1 QUI - PARTE 2 QUI



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martedì 23 febbraio 2016

Ecco il nuovo brano delle All Saints sul divorzio tra Liam Gallagher e Nicole Appleton: "Freddo e apatico, perché mi hai detto bugie?"

"Non voglio restare, è tempo di andare. Non voglio stare in questa casa. Promesse non mantenute, è tempo di andare via. Avevo tutto ciò di cui tu avevi bisogno". Sono alcuni versi di One Strike, la nuova canzone delle All Saints che parla della traumatica separazione tra Liam Gallagher e Nicole Appleton.

La canzone è stata scritta da Shaznay Lewis, che dice di aver sentito per telefono l'amica Nicole proprio nei giorni in cui lo scandalo aveva investito lei e l'ex Oasis e di aver tratto ispirazione per il brano dalla fine della loro storia d'amore, conclusasi con il divorzio nel 2014. LEGGI QUI

"Freddo come la pietra, mi svegli con una vibrazione del telefono", recita il testo del pezzo, lanciato oggi come singolo di traino dall'album Red Flag, che uscirà l'8 aprile.

"La tua voce suona apatica, ma abbastanza forte da farsi sentire. Distante è il suono del mio cuore che si spezza. Ora silenziosamente aspetto che venga questa telefonata. Ti ascolto mentre carichi quella pistola. Sparpagliati, i pezzi delle tue parole prendono la mira. La tua lingua è avvelenata, ma io non voglio crederti. Lacerate, le suture del mio cuore fanno male. Violentemente stordita, sono pronta all'arrivo della tempesta".

"E con un sol colpo il mio mondo va a fuoco. Chiamalo 'un segno', non mi serve il senno del poi. Renderò più chiare le mie emozioni e poi scomparirò. Perché sei arrivato a mentire? Perché?".



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domenica 21 febbraio 2016

Noel Gallagher: "Russell Brand ha tendenze da serial killer. Vi racconto l'avventura in auto con lui alla guida"

Seconda parte della sintesi della chiacchierata che l'11 febbraio Noel Gallagher ha fatto con l'amico Matt Morgan per Absolute Radio. Lo show è stato trasmesso nella serata del 15 febbraio (AUDIO completo qui sotto, alla fine del post). Stay tuned per le altre parti della sintesi, che pubblicheremo a breve.

Sulle tendenze da serial killer di Russel Brand

Noel con Slaven Bilic e Russell Brand a Boleyn Ground
Noel: "Il 23 gennaio ho trascorso la giornata con Russell Brand. Mi ha portato a vedere una West Ham-Manchester City a Boleyn Ground. Ci ha portato in auto dalla mia casa a Maida Vale a West Ham, che si trova dall'altro lato del fiume. È stato eccezionale". 

"Non mi ero mai trovato con lui in auto per più di cinque minuti. Ero con lui in una Range Rover ... trovo sempre strano che sotto le alette parasole lui abbia le salviette umide. Questa è roba da serial killer, no? Le salviette umide. Se hai visto Making a Murderer (Fabbricare un assassino), capirai cosa sono le salviette umide. Chi ha le salviette umide in macchina? Che cosa ci fanno lì?".

"Quando eravamo nella Range Rover c'era una grande luce lampeggiante dietro di noi. Era la sirena di un camion dei vigili del fuoco, ovviamente diretto verso il luogo di un incendio, e provava a sorpassarci. E lui non lasciava che questa cosa lo sorpassasse. E quando suonavano il clacson lui continuava a guardare nello specchietto retrovisore e fare: 'Chi è? Chi è?'. E io: 'È un enorme camion dei pompieri, non lo vedi?' ...".

Su Mr. Blobby

Noel con l'amico Brand a Boleyn Ground il 23 gennaio
Noel: "Quando negli anni Novanta - erano gli anni Ottanta o i Novanta? I Novanta, OK - Quando impazzava Mr. Blobby (personaggio televisivo per bambini, aveva la forma di un palloncino, ndr) io ne ero ossessionato, perché si presentava e faceva a pezzi tutto come un marshmallow rosa ubriaco. Pensavo fosse anarchia, pensavo fosse il futuro. Tu cosa ne pensavi di lui? A me piaceva".

Morgan: "Pensavo che lui facesse schifo ... pensavo fosse tono scherzoso che volesse fare schifo, o no? Non voleva significare: questo è il futuro".

Noel: "Distruggeva tutto e basta. Mi procurerò un sacco di DVD suoi e li farò vedere ai miei bambini. Penso che a loro piacerebbe molto".


Morgan: "Sì, ma cosa gli è successo? È come se fosse caduto in disgrazia o cos'altro. È scomparso". 

Noel: "Non lo so".

FINE PARTE 2 - LEGGI QUI LA PARTE 1 




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giovedì 18 febbraio 2016

Noel Gallagher: "L'incontro con Bowie? Non ricordo, ero troppo ubriaco. Lui, T. Rex e gli Slade cruciali per Definitely Maybe"

L'11 febbraio su Absolute Radio Noel Gallagher ha condotto, con l'amico Matt Morgan, uno show che è stato trasmesso nella serata del 15 febbraio (AUDIO completo qui sotto, alla fine del post).

I due hanno scelto scelto canzoni di Nirvana, David Bowie, Patti Smith, Motörhead e altri artisti e hanno chiacchierato di molte cose, rispondendo anche a domande degli utenti di Twitter. C'è stato spazio anche per alcune considerazioni su David Bowie, su Lars Ulrich, sul terzo album degli Oasis, Be Here Now, e sui threesome ...

Vi riportiamo in parti una sintesi del dialogo. Stay tuned per le altre parti.

Sulla morte di David Bowie

Morgan: "È stato uno shock".

Noel: "Aveva posato per un servizio fotografico alcuni giorni prima e aveva un ottimo aspetto ... L'insinuazione è che abbia registrato Blackstar  quando stava già per morire".

Morgan: "Se dovessi scoprire di essere in punto di morte, ti importerebbe dire: Oh, devo fare un po' di musica?".

Noel: "Dipende da come mi sentirei, in realtà. Non sono così motivato nel migliore dei momenti. Non dovrei esserlo però se fossi sul punto di tirare le cuoia ... Quello che probabilmente farei sarebbe provare a spendere più denaro possibile e stabilire alcuni primati. Non so se sarei così interessato ad andare in studio, sai cosa intendo? Ma sono felice che lui lo abbia fatto".

Sull'incontro con David Bowie

Noel: "Lo incontrai. Andai a vederlo alla Wembley Arena (nel 1997, ndr). Gli faceva da supporter Morrissey. Qualcuno venne e mi disse: 'Ti piacerebbe incontrare David?'. E io: 'Sì, certo'. E rimpiango ... c'è una foto che ritrae me e lui e di sicuro io gli avevo detto qualcosa di buffo, perché lui sta ridendo in modo isterico. Non ho idea di cosa gli avessi detto". 

"Se non esistesse quella foto non avrei alcun ricordo di quell'incontro, ricordo solo che quella foto fu scattata nel suo camerino. Ero troppo giovane e troppo ubriaco per potermi rendere conto che stavo incontrando uno dei più grandi".

Sull'influenza di David Bowie sugli Oasis

"Ero suo fan già molto presto, ricordo che a Manchester, quando eravamo disoccupati, avevo questa cassetta C90 - le cassette C90, ragazzi! - che mettevamo su mentre guidavamo in macchina. Aveva due canzoni di David Bowie, due canzoni di T. Rex e due canzoni degli Slade. Ero stato io a disporle così, perché ero un visionario già all'epoca. Spesso attribuisco a quella cassetta i meriti per il sound di Definitely Maybe".

Morgan: "Il riff di Cigarettes & Alcohol era di Marc Bolan".

Noel (ride, ndr): "No, l'ho inventato io! Poi mi è suonato familiare ...".

Morgan: "Be', comunque si trattava di un riff molto standard".

Noel: "Sì, sì, Marc l'avrà rubato a qualcun altro". 

Su Lars Ulrich 

Noel: "Lars Ulrich è un grande fan degli Oasis ed è mio amico. Il primo autografo che io abbia firmato sul suolo americano è stato per lui e non lo conoscevo. Ero lì a gironzolare dopo un concerto e mi dissero: 'È il batterista dei Metallica!'. Gli voglio bene. Parlo con lui molto spesso. Mi ha anche chiesto di suonare per il suo matrimonio, ma mi sono rifiutato: è stato un po' strano".

oasisnotizie

FINE PARTE 1 



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martedì 16 febbraio 2016

Noel Gallagher e Paul Weller scrivono una canzone per i Monkees: "Siamo due vecchi mod che vincono tutto"

Noel Gallagher e Paul Weller hanno firmato una canzone che sarà contenuta nel nuovo album dei Monkees, la cui uscita è prevista per giugno. Il nuovo disco, Good Times!, uscirà per festeggiare il 50esimo anniversario della band che si è formata nel 1964 a Los Angeles. Sono coinvolti nel progetto tutti e tre i membri della band ancora vivi, Micky Dolenz, Michael Nesmith e Peter Tork. 

Oltre a Gallagher e a Weller, firmano il disco anche Rivers Cuomo (Weezer) e Ben Gibbard (Death Cab For Cutie), che hanno scritto rispettivamente il brano She Makes Me Laugh e il brano Me & Magdalena. L’ultima pubblicazione dei Monkees risale al 1996 e si intitola Justus

Queste le dichiarazioni di Noel al sito australiano themusic.com.au: "Sì, mi hanno chiesto di scrivere un pezzo e fortunatamente è capitato che avessi in sospeso una mezza canzone che stavo scrivendo da due mesi con Paul Weller, per cui l'abbiamo mandata e a loro è piaciuta. Così ora dobbiamo ultimarla, ma non ci aspettavamo che andassero a dire a tutto il fottuto mondo che fosse in programma, perché dobbiamo ultimarla". 

"Spero che la seconda metà del disco sia bella come la prima", prosegue Noel, "ma io e Paul siamo dei tipi molto indaffarati. Siamo dei vecchi mod all-conquering (che vincono tutto, ndr), lo sai, a volte è fottutamente difficile trovare il tempo". 

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giovedì 11 febbraio 2016

Noel Gallagher: "I giovani d'oggi? Sono dei succhiacazzi. Il terzo disco? Sono a metà dell'opera e vi spiego com'è cambiato il mio processo creativo"

È di qualche settimana fa la notizia che Noel Gallagher è al lavoro per il suo terzo album da solista. Il cantautore si divide dunque tra le prove per il tour di Chasing Yesterday, che ricomincia l'8 marzo in Messico, e le registrazioni del nuovo disco. Il sito web australiano music.theaureview.com ha incontrato l'ex Oasis, che ha concesso una lunga e interessante intervista.

La composizione di un album come solista è per te ancora un compito piuttosto arduo?

Le cose vanno a rilento e io sono un uomo molto, molto impaziente. Se ho un pensiero, un minimo ghiribizzo, devo agire all'istante e prevederne la logica conseguenza. Con questo disco ci sono ancora un sacco di idee che fluttuano nella fottuta aria e la cosa sta iniziando a seccarmi sul serio. Non mollerò, cazzo, non mi lamenterò. Andrò avanti per i ragazzi, ecco cosa farò.

Entrare in studio senza aver scritto prima le canzoni è per te un fatto inedito e sembra un salto nell'ignoto. Com'è stato l'approccio creativo al nuovo disco?

La forza più grande che questo disco (quello di prossima uscita, ndr) ha è anche la sua più grande debolezza. Io e il mio produttore abbiamo fatto un patto: non avrei scritto alcuna canzone prima, semplicemente saremmo venuti in studio senza niente. Avremmo buttato lì idee e poi le avremmo fatte incontrare e avremmo composto, qualcosa che non ho mai fatto prima. 
La parte che non mi piace di questo è che non sai mai che cazzo stia succedendo da un giorno al successivo. Di solito entro in studio con 30 canzoni, le registro e so come suonerà. Scelgo le migliori e dò all'album un certo flusso. Sono a metà delle lavorazioni per questo nuovo disco e non ho la minima fottuta idea di come finirà! Neanche la più pallida idea. Non so come saranno le prossime sette canzoni perché non le ho ancora scritte.

E quali cambiamenti ci sono stati rispetto alle lavorazioni per i dischi precedenti?

Questo mi ha reso più fiducioso nelle mie capacità, se mai mi fosse mancata la fiducia in me stesso! Ogni volta che sono a metà del lavoro per un album, ogni volta che mi sia trovato a metà del lavoro per un album, sapevo esattamente quale sound avrebbe avuto. 
Con questo non ne ho idea, cazzo. Questa cosa in sé è fantastica, però, perché è davvero eccitante non sapere con cosa te ne verrai fuori. Quei lampi di ispirazione. Canzoni che, mentre vengono scritte, cambiano costantemente e tu scrivi costantemente nuove parti e pensi: 'Be', se faccio quella parte lì allora quella parte deve cambiare'. 
Ho scritto sette canzoni, cinque delle quali sono state registrate. Direi che c'è ancora un pochino di lavoro da fare su quelle cinque, ma niente di rilevante. Direi che sono a metà dell'opera. Devo scrivere altre sette canzoni e ci sono, cazzo.

Tutto questo ha riaffermato il mio credo in qualcosa che comunque ho sempre pensato: sono le canzoni che contano. Se sei stato abbastanza fortunato da imbatterti in gruppi su gruppi di canzoni che la gente ha portato nella sua vita, il resto non conta. Puoi solo riflettere troppo sulle cose e fare comunque le cose in modo merdoso, capisci? Devi semplicemente alzarti e fare del tuo meglio. 
Non sono il più grande cantante al mondo e non sono il più grande chitarrista al mondo. Non sono il più grande paroliere e non sono il più grande cantautore, ma sono davvero bravo, cazzo, ad essere me. 
Nel cominciare questo viaggio, se effettivamente si tratta di un viaggio, pensavo: 'Be', basterà quello'. Se la gente vuole venire a vedermi, be' allora non c'è nessuno più bravo di me ad essere me, di sicuro! Chi è migliore di me?

Parteciperai anche al Bluesfest, in Australia. I tuoi concerti di quest'anno saranno diversi?

Sono uno dei più eminenti artisti blues di tutti i tempi, cazzo se lo sono! Te lo dico io, cazzo, Eric Clapton non è nessuno in confronto a me. 
I concerti saranno fantastici, cosa posso dire? Non vedo l'ora che inizino, so che sarà fantastico. Saranno un po' diversi da quelli fatti nel Regno Unito, perché ho cambiato un po' la scaletta. Tutto quello che posso dire è: preparatevi a rimanere stupefatti, cazzo!

Come gestisci la pressione?

Quando sono alle prese con i progetti, i progetti non mi entusiasmano. È solo una cosa che fai. I risultati finali sono buoni, quindi è quella la cosa fondamentale. 
Il peso delle aspettative l'ho sentito già una volta, quando provai a fare seguito a (What’s the Story) Morning Glory?. Con il senno di poi, sentii che faticavo un po'. Dopo quella volta, di quello non mi è davvero mai importato. 
Se consideriamo a parte la mia avventura solistica, allora neanche minimamente. In questo gioco o in questo campo puoi rendere questo mestiere tanto difficile o tanto facile quanto vuoi tu.

Puoi rimuginare praticamente su tutto. Su quali cazzo di scarpe indossi, su che aspetto hanno i tuoi capelli, su quali cereali stai fottutamente mangiando, se sei troppo grasso, se le canzoni sono fottutamente buone. Puoi dare di matto o puoi semplicemente fare il cazzo che fai e lasciare che decida la gente. 
Ho sempre fatto dischi, li ho sempre pubblicati e non me ne fotte un cazzo di quello che dicono i giornalisti in merito. Veramente, non me ne fotte un cazzo. Se alla gente piace, andiamo in tour. Se alla gente non piace, non andiamo in tour. Ecco tutto.

Il successo di Chasing Yesterday ha seguito quello del tuo disco d'esordio come solista. Ti aspettavi questo successo così immediato?

Cosa posso dire? Non me lo sarei mai aspettato. Quando ho lasciato gli Oasis e ho avuto quei due anni di pausa non facevo nulla. Me ne stavo seduto e non pensavo di fare proprio nulla. Avevo lasciato una delle più grandi band di tutti i tempi ed ero felice di esserne fuori, mi godevo il resto. Una volta che ho deciso che avrei fatto un disco, quando ho ultimato quel disco sapevo che quel disco era grandioso. Sapevo che quel primo disco (l'eponimo Noel Gallagher’s High Flying Birds, ndr), accostato a qualunque album degli Oasis io abbia fatto, avrebbe superato la prova del tempo.

Passato il giorno in cui fu pubblicato, si trattava semplicemente di partire da lì, capisci? Questo disco, Chasing Yesterday, ha seguito quello e quello che sto facendo ora segue questo. Non penso a me come ad un artista solista o ad un ex membro degli Oasis. Ormai ho fatto l'abitudine a questo e d'ora in poi non potrà che andare meglio. Penso che io stia recuperando il tempo perduto. Ho sprecato un sacco di fottuto tempo a cazzeggiare negli ultimi dieci anni! Sto recuperando il tempo perduto e alla gente sta piacendo, che è la cosa fondamentale.

Passiamo ad un altro argomento. Che ne pensi delle giovani band di oggi?

Le giovani band riflettono la mia opinione sui giovani in generale. Sono dei succhiacazzi. A parte i giovani che vengono ai miei concerti, che sono incredibili, ogni altro giovane è una testa di cazzo. In particolare i ragazzi. Loro sono particolarmente ... testoline di cazzo. Sì, è quella la parola che cercavo.
 
Ma cos'è che più di ogni altra cosa ti dà la spinta ad andare avanti come cantautore? 

Sai, tu in quanto giornalista ... si scrivono un sacco di parole e io in quanto artista dico un sacco di parole. Sono tutte davvero irrilevanti. La gente ascolta i dischi a casa, è fantastico, ci ha speso dei soldi e se ne fa un'opinione, ma ciò che veramente conta è la serata lì nel posto (dove si tiene il concerto, ndr), tra la folla. Quando siamo tutti insieme e quando proviamo la stessa sensazione. Non è fottutamente speciale? Se hai la sensazione che dovresti trovarti altrove, allora dovresti trovarti altrove. Se hai la sensazione che sia il centro dell'universo, allora Dio ti benedica, cazzo, amico. Io vivo proprio per quelle serate, capisci? 

traduz. oasisnotizie

CLICCA QUI per conoscere tutte le date del tour 2016 di Noel Gallagher


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lunedì 8 febbraio 2016

Nuove date estive nel Regno Unito per Noel Gallagher, ma manca ancora il ritorno in Italia

I Noel Gallagher's High Flying Birds annunciano nuove date.

Il gruppo sarà di scena al Victorious Festival di Portsmouth il 28 agosto. Tra gli artisti che si esibiranno il 27 e il 28 agosto figurano anche Manic Street Preachers, Levellers, Ash e Coral.

La band dell’ex Oasis sarà di scena come headliner anche al Kendal Calling Festival 2016 insieme a Charlatans, Rudimental e Madness. Il festival avrà luogo dal 28 al 31 luglio. Tra gli artisti che animeranno l’evento ci sono anche The Hives, Darkness, Everything Everything, Catfish And The Bottlemen, Band Of Skulls, Ash, We Are Scientists, oltre agli emergenti Blossoms, Pretty Vicious e Ratboy.

In Germania i NGHFB suoneranno al A Summer’s Tale Festival. Il festival si svolge dal 10 al 13 agosto e la data dell’esibizione di Noel deve ancora essere decisa.

Ufficializzate in questi giorni anche nuove date dei Noel Gallagher’s HFB anche negli Stati Uniti e in Canada. La band suonerà al Tabernacle di Atlanta il 1° luglio e al Ryman Auditorium di Nashville il 2 luglio. Il 9 luglio sarà di scena al Festival International de Jazz di Montréal e il 10 luglio sul palco della Echo Beach di Toronto.

Saranno gli Augustines a fare da band di supporto dei NGHFB in Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Belgio e Paesi Bassi. Il tour europeo di aprile inizierà a Madrid l'8 aprile e si concluderà il 30 aprile a Bournemouth. Com'è noto, non sono previste tappe italiane.

Aggiunta anche una data al tour sudamericano in programma nel mese di marzo. Il 17 marzo Noel si esibirà all’Asunciónico Festival di Asunción, in Paraguay.

CLICCA QUI per conoscere tutte le date di Noel e vedere le photogallery dei concerti.

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sabato 6 febbraio 2016

Noel Gallagher narra sbronze e sentenzia: "Adele? Mi rovina la colazione. Liam? Chi di spada ferisce, di divorzio perisce"

 Noel vs. Adele, atto secondo

In principio disse di lei: "Fa musica per fottute nonnine". Oggi Noel Gallagher rincara la dose. Vittima di una delle sue dichiarazioni al vetriolo è Adele, che torna dunque nel mirino dell'ex Oasis. "Adele? Non sono un grande fan della sua musica. Spunta alla radio ogni volta che sto mangiando i cornflakes. 'Hello? No, fanculo!' ...", ha detto in un'intervista alla rivista britannica GQ.

Del resto già un paio di mesi fa Noel aveva espresso in maniera piuttosto esplicita il suo punto di vista: "Se qualcuno vuole sapere cosa ne penso di Adele lo dico e basta. Non riesco a capire tutto questo rumore intorno a lei. Non mi piace la sua musica, penso che sia musica per nonnine". Più chiaro di così ... 

La bevuta di Noel e Sara con Mark Ronson

Noel e Sara di ritorno dal live dei Massive Attack 04/02/16
"Eravamo alla 15esima ora di una sbronza di 17 ore. Ovviamente venivamo dalla Chiltern Firehouse (locale chic di Londra, di cui Noel è un habitué, ndr) e mentre andavamo a casa sua Mark ha provato a saltare giù dal taxi lungo la Westway (l'autostrada sopraelevata che si estende nella parte occidentale di Londra, ndr). Abbiamo dovuto afferrarlo per impedirgli di essere investito. Alla fine lo abbiamo riportato sano e salvo al suo posto e ci ha fatto: 'Allora? Qualcuno vuole sentire il nuovo album di Adele?'. Prima che qualcuno potesse dire: 'No, grazie, Mark, non alle cinque meno dieci del mattino', lo mette su. Di continuo. Continuavo a dirgli: 'Pensavo che tu fossi un dannato dj. Nessuno vuole questa cosa, non ora!'. Morale della favola: dalle 4 alle 6 del mattino non accade nulla di buono".

L'autobiografia

"Una autobiografia? Sì, un giorno la scriverò. No, non alla Wayne Rooney e ne scriverò sei".

Star Wars

"Sono andato sul set di Star Wars e ho scoperto che il Millennium Falcon è fatto di bolle d'aria da imballo e tonnellate di lego con vernice argentea".

Noel alle prese con un forno

"Ecco come immagino la mia morte. Sara sarà fuori di casa e io per caso cuocerò meno del dovuto un pollo".

I vegani

"A volte apro il frigo e penso: 'Ciò che io chiamo cibo vive in questo posto' ...".

X Factor

"Mi hanno offerto di fare X Factor due volte e appena ho lasciato gli Oasis mi hanno proposto di partecipare a Strictly Come Dancing (Ballando con le stelle, ndr). Immaginatelo, cazzo". 

I fan folli

"Una volta ho autografato lo scontrino di un lavaggio a secco per il figlio di qualcuno. Ho chiesto: 'Ma non ti serve per andare a fare il lavaggio?' ...".

Liam e il divorzio da Nicole 

"Di recente ho visto Liam ad una partita del City, tutto bene. Che sia benedetto, sta vivendo un periodo un po' difficile. Chi di spada ferisce di divorzio perisce". 

Le 'scene tagliate' di Knebworth '96

"(Per il documentario sugli Oasis di prossima uscita, ndr) abbiamo tutti questi video girati dietro le quinte dei concerti di Knebworth del 1996 (che usciranno in DVD quest'anno, ndr). Molti di questi video non si possono usare perché ci sono mostruose assunzioni di droghe. Abbiamo filmato il concerto con 16 telecamere e ce ne siamo dimenticati. Sembra sia stata l'ultima grande aggregazione prima di Internet, l'ultimo grande momento della cultura giovanile. Uno di quelli dove non puoi mancare. Non succederà mai più nulla di simile".

oasisnotizie via GQ magazine

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mercoledì 3 febbraio 2016

Noel Gallagher: "Guardiola piace alle donne, io e Sara gli leccheremo la faccia". Liam punge: "Fai progressi, prima leccavi culi"

Noel Gallagher è tornato a parlare del suo Manchester City a Talksport (AUDIO alla fine del post). La notizia del momento è l'ingaggio di Pep Guardiola, che ha firmato con il club inglese un contratto faraonico e dalla prossima stagione calcistica siederà sulla panchina dei Citizens al posto di Manuel Pellegrini. 

Sui social network Noel e il fratello Liam avevano già espresso la propria soddisfazione per l'arrivo del tecnico spagnolo. "Ti vedo, tesoro!!! Ti avverto, Signor Pep. Sia io che Sara non vediamo proprio l'ora di leccarti la faccia la prossima stagione", aveva scritto Noel su Instagram. Liam, su Twitter, aveva dato il benvenuto al "Sergente Pepe", il Sergeant Pepper dei Beatles, accompagnando il tweet con una foto di un pupazzetto che simboleggia Sgt. Pepper e la frase "sono ancora eccitato".

"Notizia fantastica l'ingaggio di Guardiola", ha ribadito Noel ai microfoni di Talksport il 1° febbraio. "Non so se annunciarlo prima della fine della stagione sia stata una mossa intelligente. Sì, potrebbe danneggiare la squadra di Manuel Pellegrini, ma mi piace pensare che possa avere l'effetto opposto, cioè che spinga i giocatori a concludere bene la stagione, dato che l'allenatore deve andare via. Pellegrini di sicuro lo sapeva già, il club lo avrà informato. Solo tre anni di contratto per Guardiola? Non mi sorprende, oggi il calcio va così: nessun allenatore firma un contratto di sei anni".

Noel però getta acqua sul fuoco dei facili entusiasmi. "Alcuni dei miei amici che come me tifano per il City oggi hanno festeggiato come se avessimo vinto qualcosa", ha detto. "Guardiola non ci garantisce nulla, ciò che fa è aprire la porta ai top top player. Se Pogba alla fine della stagione non ha ancora deciso dove andare, vedendo Guardiola da noi potrebbe scegliere il City".

"L'arrivo di Guardiola farà avvicinare al City anche molte donne", rileva il musicista. "Oggi mia moglie mi guardava e le sembravo molto infantile. Messaggiavo con tutti e mi ha detto: 'Sei proprio un bambino quando si tratta di calcio ...'. Poi mi ha chiesto: 'Uh, chi è questo tizio?'. 'Il nostro nuovo allenatore'. E lei: 'Oh, mio Dio! È attraente, no?'. Ecco, quindi già su mia moglie c'è l'effetto desiderato. Quei posti che ora sono vuoti all'Etihad Stadium d'ora in poi li riempiremo con donne".

La "leccata di faccia" promessa da Noel e consorte a Guardiola ha suscitato l'ironia - è proprio il caso di dirlo - linguacciuta di Liam, che sempre su Twitter martedì 2 febbraio ha scritto: "Vedo che la vecchia lingua marrone parla di leccate di viso. Be', è un bel cambiamento rispetto alle leccate di culo che facevi in passato".

Qui sotto trovate un video del 2004 in cui Liam diceva di voler "leccare il viso a John Lennon".

Nell'intervista a Talksport Noel ha anche punzecchiato l'Arsenal: "Se Wenger non vince la Champions League con l'Arsenal, tutta la sua carriera all'Arsenal sarebbe un fallimento. E lo reputerebbe lui un fallimento, con tutte le risorse che ha a disposizione, le giovanili, tutti quei soldi ... La squadra già è piuttosto buona".

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lunedì 1 febbraio 2016

Noel Gallagher: "Sto lavorando al nuovo album, che sarà ignorato in America. Resto totalmente fantastico"

Qualche giorno fa sui social network erano comparse due foto che ritraevano Noel Gallagher in uno studio di registrazione. Della prima vi avevamo riferito QUI, la seconda l'ha pubblicata lo stesso Noel su Instagram,  dicendo che il suo disco sarà migliore di quello di Kanye West. 

Noel sta, quindi, lavorando al suo terzo album da solista e lo conferma oggi a Rolling Stone. "Al momento sono in studio. Sono nel bel mezzo del cazzeggio", dice Noel alla rivista. "In questo particolare momento sto facendo della roba che sarà letteralmente ignorata in America. E non intendo ignorata come tutto il resto. Intendo ignorata nel vero senso della parola. È questo quello a cui miro: anonimato totale, totale. Sono stufo di trovarmi a New York e di essere importunato da una persona al mese. Questa cosa deve fottutamente finire". 

"Resto totalmente e fottutamente fantastico. Nel 2016 sono fantastico tanto quanto lo ero alla fine del 2015. I miei capelli sono impeccabili. Non mostrano alcun segno di calvizie, per nulla. Cresco florido! Cresco proprio florido!"


Vedi anche: Noel Gallagher: "Ecco le cinque canzoni di David Bowie che preferisco, da Blackstar alla migliore, Let's Dance"

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Noel Gallagher: "Ecco le cinque canzoni di David Bowie che preferisco, da Blackstar alla migliore, Let's Dance"

La mattina del 10 gennaio una pessima notizia ha svegliato Noel Gallagher. "Mia moglie ha fatto irruzione nella camera da letto piangendo e ho pensato che uno dei bambini fosse morto", ci ha raccontato. "Mi ha detto: 'È morto David Bowie', e io ho fatto: 'Porca troia!' ... ”.

L’ex chitarrista e autore degli Oasis (e fan sfegatato di Bowie), che tornerà negli Stati Uniti a luglio per il suo tour, ci ha chiamato qualche giorno dopo la scomparsa del Duca Bianco per confidarci le sue cinque tracce preferite dello Starman. "Celebriamo la sua vita piuttosto che piangerne la dipartita" ci ha detto. "Tutti devono morire e cose del genere".

Così Gallagher ne ha approfittato per riflettere su quanto la musica di Bowie lo abbia ispirato negli anni. "Era coraggioso, che è una delle cose per cui lo ricorderò sempre: prendeva la sua arte e la spingeva oltre, senza alcun timore", racconta. "Per esempio ti alzi nel giorno in cui Where Are We Now? approda in tutte le radio [gennaio 2013, ndr] e pensi: 'Oh, ecco un’altro pezzo strano alla David Bowie. Ma mi piace, è fantastico'. Poi tocca all’album [The Next Day] ed è una cazzo di bomba rock da stadio! E pensi ancora: 'Ma che cazzo! È una figata!'. Poi vieni a sapere che Bowie ha fatto un nuovo album [Blackstar] e pensi: 'Ok, riuscirà a fare due album comprensibili di fila?'. E invece esce un album oscuro, bizzarro. Poi lui ovviamente muore e tu torni ad ascoltare l’album e pensi: 'Porco cazzo, ci sei riuscito ancora! È una bomba!'".

In the Heat of the Morning

Questa è davvero oscura. Non conosco nessun altro che sappia della sua esistenza, ma è davvero assurda. La prima persona che me l’ha fatta sentire è stato Steve Jones dei Sex Pistols molti anni fa. Gli chiesi: "Cos’è?" e lui mi rispose: "Cazzo, è David Bowie!". La gente parla molto dei suoi look, dei suoi personaggi e travestimenti, ma in pochi sanno che cominciò facendo un po’ il verso a Scott Walker. Questa canzone è molto brit-pop di metà anni Sessanta. Un bel suono di organo, prodotto a regola d’arte. Dovreste sentirla.

L’altro giorno stavo ascoltando In The Heat Of The Day e mi sono reso subito conto di aver attinto a questo testo qua e là negli anni. [Alla domanda "Quali parti del testo?" Noel ha risposto: "Col cazzo che te lo dico!", ndr]. 


Fashion

Bowie si è sempre circondato dei migliori musicisti. Le chitarre di Fashion [suonate da Robert Fripp e Carlos Alomar, ndr] sono una cazzo di figata. Amo il fatto che siano discordanti. È bello sincopato e ha un bel groove. Non è blues, non è jazz, non è rock. È una roba diversa. È David Bowie.

Quando ascolti la musica di Bowie, di cosa parlano le canzoni? Life on Mars non parla del fatto che ci sia vita su Marte. Nessuno sa di cosa parla. Penso che è questo che ha reso Bowie un artista speciale. Ti porta a dare la tua interpretazione – a differenza di altri artisti, tipo Roger Waters per esempio, che ti mette subito in testa l’argomento della canzone, e tu dici: "Non vuol dire più niente questa roba, me l’hai già detto di cosa parla, cazzo". Con questa canzone, Fashion, parla di moda? Cazzo, direi di no. Alcune parti del testo – "We’re the goon squad, and we’re coming to town! Beep-beep!" ti fanno dire, "Cosa? Cosa?". Non parla di scarpe o sciarpe, no? Non può essere.

Ma Fashion è un bel titolo per una canzone. È uno di quei pezzi di Bowie che non hanno un ritornello, ma è tutto un ritornello, capisci? Doveva essere uno schifo essere uno dei suoi contemporanei tra i Settanta e gli Ottanta, e dire "Wow, ho fatto una figata qui", e poi esce un nuovo singolo di Bowie, ancora meglio di quello precedente.


The Jean Genie

Perché? Perché c’è Mick Ronson, in realtà. Il suono che ha è incredibile. È forse la canzone meno British-sounding che Bowie ha mai registrato. È molto americana, ha una specie di base blues-rock. Parla di qualcuno che scappa da New York City. Prende qualcosa dai pezzi di Lou Reed.

Non la conoscevo fino a un paio di giorni fa, ma questa canzone prendeil nome da un cazzo di scrittore politico francese chiamato Jean Genet. Ma ancora una volta, parla della cazzo di Rivoluzione francese? No, non credo.


Let's Dance

Questa è probabilmente la mia fottuta preferita di tutti i tempi di David Bowie. Quando è uscita negli anni ottanta mi piaceva e mi piaceva lui. Ma era solo una canzone che sentivo in radio. Il momento in cui riesco a entrare davvero dentro una canzone è quando prendo la chitarra e provo a rifarla. Qualche anno fa ero in tour da qualche parte, in albergo ed è partita Let’s Dance. Sono corso alla chitarra, ho rifatto gli accordi e ho pensato: "Che figata di canzone da suonare alla chitarra!"

A chi non piace uscire dal letto alla mattina canticchiando: "Put on your red shoes and dance the blues"? Tutti dovrebbero farlo tutti ogni cazzo di lunedì. E comunque, puoi davvero ballare del blues in red shoes? Non penso sia possibile. Forse se sei David Bowie sì. Ma non parla di ballare davvero, capisci?

Mi piace il fatto che sia nata come una canzone acustica, ma poi arrivò Nile Rodgers a dire, "No, no, no. This fucking will not do". E mi piace che ci siano insieme Nile Rodgers e Stevie Ray Vaughn – chi altro ha questi due sulla stessa canzone?


Heroes

Questa è la prima canzone che io abbia mai sentito di Bowie. Era il 1981, credo, e io ero a casa di qualcuno, di notte, e c’erano queste cose in tv chiamate "Five-Minute Profile". Tra due programmi noiosissimi sulla cazzo di agricoltura o sulla politica, c’era un profilo di qualcuno in cinque minuti. E quella sera toccava David Bowie, un riassunto veloce della sua carriera. Non avevo mai sentito Heroes prima, e c’era questo video di lui, chiaramente in botta da cocaina, che cantava questa canzone con la luce dietro di lui. Mi aveva sconvolto, cazzo. Due giorni dopo sono andato al mio negozio di dischi usati preferito per prendermi il Best of Bowie.

E per l’argomento "Di cosa parlano le sue canzoni? Non lo sappiamo mai davvero", penso che Heroes sia molto chiara. Il messaggio è incredibile: possiamo essere eroi, anche solo per un giorno. Non tutti possiamo farcela nella nostra vita, ma possiamo sentirci realizzati, anche solo per un giorno. Questo è il motivo per cui è la mia preferita, ancora adesso.


Simon Vozick-Levinson - RollingStone.com

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