mercoledì 15 aprile 2015

Noel Gallagher: "Dagli anni con gli Oasis ho imparato come non comportarmi durante il tour. Un tizio mi ha scritto che è stato motivato dal nostro spirito degli esordi"

Noel Gallagher ha ammesso di aver appreso dagli anni con gli Oasis come non comportarsi durante i tour e adesso, da solista, sta mettendo in pratica quegli insegnamenti. 

Lo ha dichiarato lo stesso cantautore in una lunga intervista ad Absolute Radio registrata il 30 marzo alla Rivoli Ballroom di Londra, caricata su YouTube in questi giorni dal canale della radio britannica. Ve ne parlammo qui.

"Tutte le cose che avremmo dovuto evitare con gli Oasis adesso posso evitarle e mantenere, invece, tutte le buone cose e in qualche modo trasportarle in quello che faccio ora", ha detto Noel, intervistato prima del concerto di un'ora riservato a pochi fortunati vincitori di un contest indetto dalla radio. 

"Una delle cose di cui soffrivano gli Oasis", spiega, "era che dovevi essere sempre lì pronto, sul pezzo alle 9 ogni sera. Significa che non si può più stare in piedi a cantare a gran voce canzoni dei Beatles alle 5 del mattino. Non si può. Come dici? È stato fantastico? Certo che è stato fantastico, ma puoi farlo quando hai 25 anni. A 47 anni non lo posso fare".

Alla domanda se si rivede o risente in qualcosa o in qualcuno nella musica di oggi, Noel ha risposto: "Dieci anni fa ci fu l'esplosione dei Kasabian, degli Arctic Monkeys, dei Libertines e dei Razorlight. Non è che lo vedessi io il riferimento, erano loro stessi molto schietti nel citare Definitely Maybe e tutto il resto. Da allora ... questa cosa mi fa un po' piangere il cuore: quando ho conosciuto Jake Bugg, che ha sedici anni (in realtà ne ha 21, ndr) e scrive canzoni nella sua stanza da letto, cioè come facevo io allora, pensavo: 'Non è male!'. Poi pubblica il suo album e scopri che metà non l'ha scritto da solo ... però è un grande tipo, sai, sono andato in tour con lui e sono suo fan".

Noel ravvisa delle differenze sostanziali tra la scena musicale degli anni Novanta e quella attuale. "L'altro giorno parlavo degli anni Novanta. La principale differenza tra allora e adesso", rileva, "è che allora c'erano solo band, oggi solo artisti solisti. Oggi lo stato delle cose è terribile. Non sento più molta gente che mi citi come artista che esercita una grande influenza su di loro, non che la cosa mi secchi particolarmente ...". 

"Un pomeriggio", racconta poi Noel, "me ne stavo per i fatti miei e dall'ufficio mi danno un DVD mandato da Kevin Bridges, un comico di Glasgow di cui non avevo mai sentito parlare. In una lettera mi diceva che era stato spinto a diventare qualcuno mentre era seduto a casa e stava vedendo un'intervista in cui uno di noi Oasis diceva: 'Qualunque cosa tu voglia essere, fallo', indicando lo spettatore con il dito rivolto allo schermo. Nel suo DVD mi ha anche inserito nei ringraziamenti e da allora siamo diventati amici, è un comico eccezionale. È stato influenzato dal nostro spirito, lo spirito dell''Alza il culo e fai qualcosa!' ...". 

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