domenica 6 aprile 2014

Ross Lovegrove racconta il confronto con Liam Gallagher sull'ispirazione creativa

Succede anche alle migliori menti creative (figuriamoci a noi): non avere un'idea e ritrovarsi a immaginazione zero. A chi chiedere un aiutino? Rispondono sette protagonisti del Salone del Mobile: la lampadina si riaccende con il sonno. Inseguendo una libellula e fissando una crepa nel pavimento. Intensamente però.

Quarto protagonista: Ross Lovegrove

«Sono stufo di dire che sono un designer e tutti dicono "Oh, fashion!"». Ross Lovegrove, meglio conosciuto come Capitan Organic, è uno dei pionieri del design britannico ispirato alla natura.

Ha detto che prova a essere diverso e intelligente. Come fa?
Diciamo che è molto facile essere diversi e stupidi. Oggi se vuoi arrivare alle persone devi preoccuparti della qualità della vita. Interessarti di musica e scienza. Passerei giorni a osservare una libellula. Vola ore senza fermarsi, non ha le batterie ma muscoli potentissimi. Sono scioccato che nessuno cerchi di vincere un Nobel per il design, sarebbe meraviglioso.

Le è mai capitato di non avere idee?
Quando succede cerco di tirare fuori un significato da quello che sto progettando. Mi imbarazza quando sono di fianco a un mio oggetto e la gente pensa che sono famoso. Io lo guardo e penso: «Caspita, non sono poi così geniale.

Chi la ispira di più?
Mi piace stare con altri creativi, all’università non mi avrebbe mai trovato nel mio dipartimento. La scorsa settimana ero in Marocco con Liam Gallagher degli Oasis e insieme abbiamo cercato di capire il nostro processo creativo. Lui mi ha detto che non si ispira leggendo, ma reagendo a ciò che gli succede. Io non vado alle mostre, preferisco guardare i dinosauri al museo e studiare l’andamento dell’evoluzione.

marieclaire.it


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