mercoledì 1 agosto 2012

Liam Gallagher da Tokyo: "Noel? Non posso parlargli, ma non l'ho mai odiato"

Liam Gallagher: "Rooney sembra un palloncino con un biscotto in testa"

Liam Gallagher non è certo un tipo che si fa problemi nell'esprimere le sue opinioni senza peli sulla lingua. Lo incontriamo in Giappone.

La prima domanda riguarda il calciatore Wayne Rooney (foto a sinistra) e il suo nuovo taglio di capelli, già bersaglio delle ironie del fratello Noel, qualche settimana fa.

"Non mi piace", ridacchia Liam dietro i suoi occhiali rossi lennoniani, con l'onnipresente frangetta stile mod. "Sembra un cazzo di palloncino con su schiacciato in cima un cazzo di biscotto Weetabix. È meglio senza capelli, alla skinhead, no?".

Impossibile non fargli una domanda sul fratello Noel.

"Mia mamma mia ha detto che avremmo dovuto darci una calmata dopo quella cosa della querela. Io ho fatto: 'Va bene, ok'. Non posso parlargli, ma non l'ho mai odiato. Lui sta facendo la sua cosa e io la mia. Ma i piccoli battibecchi con lui mi sono piaciuti. Da quando abbiamo sancito un armistizio il mondo è così noioso ... È stato un inferno. Dobbiamo far ricominciare di nuovo la festa. Forse in Giappone ...".

E in Giappone Liam ha suonato con i suoi Beady Eye al Fuji Rock Festival, dove l'indomani si è esibito Noel Gallagher con i suoi High Flying Birds. Ve ne riferivamo qui.

A Tokyo Liam ha inaugurato la settimana scorsa un magnifico store della Pretty Green, la sua linea di abbigliamento che riscuote successi da tre anni ormai. All'ex frontman degli Oasis è affidata la supervisione: "Se una cosa non è figa viene cestinata. So che magari la gente la comprerebbe pure che non tutti sono come me, ma è così: devi guardare ad ogni dettaglio, altrimenti finisci per vendere merdate".

Pretty Green ha un volume d'affari di 4 milioni di sterline all'anno e conta oggi 11 store nel Regno Unito. Dopo l'apertura dello store a Tokyo ci saranno altre inaugurazioni in giro per il mondo. "Abbiamo già qualcosa a Copenaghen", ricoda Liam.

Che periodo è per l'industria discografica? Sono tempi duri, dato Internet ha distrutto il mercato dei dischi? E in quest'ottica è stato intelligente fondare una linea di abbigliamento e portarla in giro per il mondo insieme alla propria musica? "Sì, hai ragione. Nessuno ormai fa soldi vendendo dischi, quindi è stata una bella mossa. Ma non è stata pianificata, è successo così e basta".

Liam, però, mette in guardia da facili entusiasmi: "La moda? Non voglio rimanere invischiato nel mondo della moda. Non gli sono ostile, ma il 90% del music business è in mano a idioti credo sia lo stesso per il mondo della moda, sai cosa intendo? Non ho un brand preferito, non ho un designer preferito. Mi piace quello che mi piace. Spendo molti soldi in vestiti quindi so il fatto mio. In realtà forse spendo più io in vestiti che il 90% di tutte queste persone della moda".

È lui stesso il testimonial delle campagne pubblicitarie della sua linea, ma si ritrae un po' quando glielo si fa presente. L'altro giorno il team della PG aveva buttato giù alcuni design mentre la band era impegnata in una sessione di prove. In preda ai postumi di una sbronza, Liam racconta di essersi dovuto "incamminare lungo Hampstead High Street dallo studio con due buste della Pretty Green. Questo tizio al semaforo mi guardava che ero lì con i miei nuovi vestiti con grandi buste, come avrebbe fatto Victoria Beckham, ma, mentre lei ne avrebbe avuto solo una, io ne avevo due e posso dirti che di sicuro avrà pensato che sembravo un perfetto coglione!".

Disprezza i musicisti che anziché vestirsi scelgono di farsi vestire da altri. "Non avrò mai uno stilista. Se mi piace qualcosa la prendo e me la metto. Chi sono questi giudici? Se quacosa ti piace, ti piace e se a qualcun altro non piace non significa mica che sei nel torto, no? Almeno sei andato a vestirti da solo. Se qualcuno venisse da me e mi dicesse: 'Amico, togliti di dosso quella cazzo di spazzatura per fare al quale ti sei fatto il culo. Faresti meglio ad andare a comprarti un'altra cosa, mettiti questo ... allora ...". Liam ci fulmina con lo sguardo.

Liam è contento anche di interessarsi all'abbigliamento per ragazzi. Sono i figli Lennon e Gene a ispirarlo. "Lennon ha 13 anni quindi inizia a indossare le t-shirt, ma Gene (11 anni, ndr) si dispera quando mi fa: 'Papà, posso avere un parka? Posso avere questo?'. E impazzisco nel farglielo".

Ha intenzione anche di produrre profumi? "Perché no? Mi piacciono le fragranze. Mi piace la mia Chanel Bleu - la amo, amico - e ricevo incessantemente i complimenti delle ragazze che lavorano nei negozi per giocattoli, amico. Mi metto molto profumo, riesci a sentirmi mentre arrivo. Quindi lo farei di sicuro, senza dubbio. Non ho idea di come si faccia, però".

A settembre Liam compirà 40 anni. "Sarà solo un'altra festa", dice. Non sembra preoccupato dalla cifra tonda: "Che si faccia sotto!".

oasisnotizie - via fashion.telegraph.co.uk

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