giovedì 12 luglio 2012

Audio - Noel Gallagher: "Man City, maledizione sfatata. E Van Persie non ci serve"

L'altro ieri Noel Gallagher, che si trovava a Perpignan, nel sud della Francia, è intervenuto a Talksport, dove ha parlato, come sempre, di Manchester City.

L'ex anima degli Oasis, insieme al fratello Liam, ha commentato un commento sul rinnovo di contratto dell'allenatore italiano Roberto Mancini, atteso da giorni e finalmente arrivato malgrado le voci che lo davano in partenza per allenare la nazionale russa (la federazione calcio russa gli offriva un ricco stipendio).

"Non credo che qualcuno credesse seriamente che sarebbe andato ad allenare la nazionale russa. È una scemenza. È una grande notizia per tutti nel club".

Noel ha ribadito la sua stima per il tecnico jesino: "Dopo l'ultima partita della stagione è in una posizione di grande potere. Ho sempre creduto in lui, credo che al momento gli sia superiore soltanto Mourinho. Ha fatto tutto ciò che gli è stato chiesto sotto una grande pressione, onestamente ha fatto un grandissimo lavoro, gestendo lo spogliatoio e galvanizzandolo anche quando era in svantaggio di 8 punti dalla vetta della classifica con sole 6 partite rimaste. Cosa si pretendeva di più da lui?".

Sul probabile acquisto di Robin Van Persie: "Non credo che ci serva. Non penso che lo comprerà il Manchester United, che non ha i soldi per pagare il suo stipendio, né il Chelsea, perché significherebbe andare in un altro club di Londra. Penso che andrà all'estero, onestamente. Ero a Milano nel finesettimana e alcuni miei amici sono tifosi della Juventus e pensano che ormai sia fatta per lui, ma non so".

Sul titolo vinto dal City: "Quando fu fondata la Premier League noi eravamo in Second Division (l'ex terza serie inglese, ndr), quindi ci siamo persi un decennio di soldi. Quel titolo che abbiamo vinto è per tutti quelli che hanno circa 45 anni e che ci videro pareggiare a York quel venerdì sera e retrocedere in Second Division (nel 1998, ndr)".

"Ora che la maledizione è stata sfatata penso che la pressione sia svanita. La cosa buffa delle giovani generazioni dei tifosi del City è che vai allo stadio, il City è avanti 3-0 nel primo tempo e i 18enni e i 20enni iniziano a fischiare, hanno aspettative folli".



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