venerdì 4 novembre 2011

Liam Gallagher apre alla reunion degli Oasis: "Sicuro che torneremo insieme. Noel si accorgerà che non è così bravo senza di me"

"Forse sono stato un po' troppo tempo all'ombra di Noel"

La reunion degli Oasis si farà sicuramente. Ottimistica previsione? No, legittima deduzione dopo aver letto le ultime dichiarazioni di Liam Gallagher, che insieme al fratello Noel era l'anima della band di Manchester, scioltasi nel 2009 dopo un litigio prima di un concerto a Parigi.

"Sono sicuro che torneremo insieme", dice Liam al giornalista dell'Independent che lo ha intervistato nel bar del TriBeCa Hotel di Manhattan. "Noel deve fare la sua cosa solista e rendersi conto che non è così bravo senza suo fratello minore. E poi, nel 2015, faremo il tour per il ventesimo anniversario di Morning Glory. È stato lui a lanciare l'idea e ora dice che non ci sta, ma io sì. Se la gente lo vuole allora la gente lo avrà".

Con Different Gear, Still Speeding i Beady Eye e Liam hanno dimostrato che anche senza Noel ci sanno fare. "Mi ha sorpreso che la gente fosse sorpresa", spiega Liam. "L'idea che noi non saremmo stati in grado di fare da noi un album decente è stupida. So cosa sto facendo, Gem e Andy scrivono canzoni fantastiche da anni, per cui sanno cosa stanno facendo. Perché non sarebbe stato buono? Non è stata una cosa che ti ha cambiato la vita, ma il prossimo album ... ti cambierà la vita. Sarà anche una roba più importante, con gli archi. Mi piace proprio All Things Must Pass di George Harrison in questo momento, quindi penso che dovremo battere un po' di più quella strada. Un po' alla Phil Spector. Voglio che il sound sia grande. Ma ci sarà anche del rock'n'roll. Devi sempre avere un po' di rock'n'roll".

The Longest Cocktail Party, film che Liam sta producendo insieme ad Andrew Eaton e la cui regia è affidata al regista britannico Michael Winterbottom, avrà come protagonista Liam. La conferma è arrivata dallo stesso Winterbottom, intercettato da Repubblica al Festival Internazionale del Film di Roma. La pellicola, che narra le vicende della Apple Records e del capo dell'ufficio stampa dei Beatles, Derek Taylor ("È un eroe non celebrato e io voglio dargli la possibilità di brillare", dice Liam), inizialmente non prevedeva la partecipazione del cantante, ma le cose sono cambiate. "Con Liam Gallagher produttore e attore del film, abbiamo deciso di non fare il ritratto degli artisti, simpatici o meno. Ma di mettere in scena quel caos che non ha impedito loro di comporre 50 canzoni eccellenti“. Il regista, 50enne, ha sottolineato che per ragioni anagrafiche ovviamente non ha potuto seguire i Beatles all’epoca, "ma loro stanno alla musica pop come Shakesperare sta alla drammaturgia".

Cosa ne pensa Liam dell'idea di un film sugli Oasis? "A volte dopo che ci siamo fatti un po' di cicchetti ci sediamo, ci raccontiamo storie e parliamo della possibilità di metterle in un film sugli Oasis. Io ci starei. Sarebbe un film lungo, ma un film che varrebbe la pena vedere, credimi. Sarebbe un film divertente e tutto il resto. Ma lo farei cominciare da Parigi. Non vorrei che finisse con un'esperienza così brutta. Comincerei dalla fine e ripercorrerei il cammino all'indietro".

Liam dice che i progetti che porta avanti da un paio d'anni erano da anni nelle sue mire. "Avevo sempre in me l'intenzione di fare la Pretty Green e tutto il resto, ma penso che forse sono stato un po' troppo tempo all'ombra di Noel. Ho sempre voluto fare di più che cantare semplicemente le canzoni di altre persone. Se torniamo insieme sarà una bella gita lungo la tratta della memoria. Ma ormai non è più l'unica strada aperta davanti a me".

I Beady Eye saranno di nuovo in tour nel Regno Unito dall'11 al 17 novembre.

oasisnotizie - grazie a The Independent e Repubblica



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