giovedì 27 ottobre 2011

Liam Gallagher: "Pensavo che Noel avrebbe fatto qualcosa di nuovo. Invece è lui seduto a cantare in acustico"

Liam Gallagher: orgoglio di Manchester

Il cantante degli Oasis, insieme a Gem Archer e Andy Bell, sarà il 4 novembre al Personal Fest di Buenos Aires. Qui parla dei Beady Eye, di suo fratello Noel e di Carlos Tevez. Riguardo il disco di suo fratello: "Ha delle buone canzoni, ma già le conoscevo [le avevo ascoltate prima], capisci che intendo?"

COPENAGHEN - Dietro la porta c'è Liam Gallagher che canticchia e strimpella una chitarra, preparando la sua voce per lo show che questa sera i BE terranno nel Vega Store della capitale danese. Siamo qui per parlare con lui, Gem Archer e Andy Bell, vale a dire i tre ex Oasis che hanno deciso di continuare a suonare insieme dopo la dipartita di Noel Gallagher avvenuta nel 2009 a Parigi. A loro si è aggiunto Chris Sharrock, ultimo batterista degli Oasis, e altri due sessionisti: Jeff Wootton al basso (perché nei Beady Eye Andy Bell suona il suo strumento, la chitarra) e Matt Jones alle tastiere. Al primo piano della venue troviamo un salone signorile col pavimento in legno, capace di accogliere 1500 persone. Una rivista gratuita che ci viene fornita come programma ci dice che la sala è stata costruita nel tardo XIX secolo e quella in cui si esibiranno i Beady è la più antica delle tre esistenti. I membri della band di supporto sono inquieti ed agitati perché stanno per salire sul palco. Nel frattempo, l'uomo nel parka mimetico, capo che ha disegnato lui stesso - per la firma Pretty Green - abbandona la solitudine per unirsi ai suoi compagni. È giunta l'ora di parlare con loro.

I: A Buenos Aires suonerete in un festival, ma il vostro tour europeo si sta svolgendo in venue piccole. Come mai?

LIAM: Non ci accettano in ambienti di grandi dimensioni. In realtà non c'è alcuna ragione.

ANDY: I musicisti suonano a richiesta.

I: È come ricominciare da capo?

GEM: In un certo senso sì, perché ogni volta che si inizia un nuovo progetto si riparte suonando in posti dove suonano i ragazzi. Siamo una nuova band con canzoni nuove. E' da tre anni che non siamo più gli Oasis, quindi è comprensibile ripartire da piccoli palazzetti. Anche se quelli che toccano a noi sono comunque più grandi di quelli destinati alle band più nuove.

I: I Beady Eye sono una nuova band, ma voi vi conoscete già da tempo.

L: Sì, ma stiamo componendo brani nuovi ed il passato diventa meno importante. È chiaro che si senta l'eco della nostra band precedente. Dovevo scegliere se creare i Beady Eye o rimanere fuori dai giochi.

I: I confronti sono inevitabili e fastidiosi. Come riuscite a sopportarli?

L: Siamo gli Oasis. Eravamo gli Oasis. Eravamo tutti negli Oasis, e quei dischi esisteranno sempre. Preferisco essere paragonato agli Oasis piuttosto che ai Suede, capisci? Gli Oasis sono stati una delle migliori band britanniche degli ultimi 20 anni.

I: Una delle canzoni dell'album si chiama 'Beatles and Stones'. È tutto quello che abbiamo bisogno di sapere?

L: I Beatles sono innegabilmente una band molto importante, anche se non è giusto dire che tutto quello di cui abbiamo bisogno sono i Beatles e gli Stones. I Beatles simboleggiano un po' tutti i tipi di musica, e includo i Pink Floyd, gli Stone Roses, tutti quei gruppi che hanno fatto la storia.

I: Come ci si sente ad iniziare questo nuovo progetto?

G: Dopo lo scioglimento degli Oasis siamo andati in studio, abbiamo fatto qualche jamming session e finito tre canzoni che avevamo già in cantiere. Non male, abbiamo detto, e abbiamo continuato.

L: È stato molto semplice: eravamo solo noi tre. Poi si è aggiunto Chris ed abbiamo deciso di lavorare all'album. E così faremo per il prossimo. È un buon modo di lavorare invece di andare in studio senza canzoni. Siamo andati, abbiamo provato, ed è venuto al meglio.

I: Il prossimo album è già pronto?

L: Abbiamo parecchie nuove canzoni, alcune più sviluppate delle altre. Quando il tour sarà concluso ci riposeremo un po' e poi continueremo a lavorarci su.

G: Il primo album di una band è solitamente un debutto. Invece noi siamo partiti da un disco Oasis per arrivare ai Beady Eye. Per me il prossimo album sarò come un reale nuovo inizio. Molte cose sono cambiate negli ultimi mesi, siamo andati in tour come band, ad esempio.

I: Come sono cambiate le cose?

L: Siamo migliorati come band. Entro la fine dell'anno avremo all'attivo 100 spettacoli, mentre quando registrammo Different Gear, Still Speeding ancora non avevamo mai suonato dal vivo. Questa è la differenza tra noi e gli altri gruppi [emergenti]: prima il disco, dopo il tour.

I: Liam, l'ha sorpresa la decisione di suo fratello Noel di porre fine agli Oasis?

L: Non mi ha sorpreso affatto, me l'aspettavo. Al momento non abbiamo nessuna relazione, lui fa le sue cose, noi le nostre. Non ci parliamo, ma fino a qualche tempo fa lo facevamo. Penso che tutto si aggiusterà col tempo.

I: Hai sentito il suo album "High Flying Birds?"

L: L'ho sentito alla radio. Ha delle belle canzoni ma le avevo già sentite, capisci cosa intendo? Pensavo che potessimo tornare con qualcosa di nuovo, invece c'è Noel Gallagher seduto su uno sgabello a cantare canzoni acustiche.

I: È tuo fratello.

L: Non mi importa, lo tratto come chiunque altro, capisci? Ha fatto un buon disco, sì.

I: Parliamo di calcio ...

L: Il City è in testa!

I: In realtà volevo chiederti qualcosa riguardo a Carlos Tevez. Cosa pensi di tutto quello che sta accadendo?

L: Tevez è un problema [cambia volto, arrabbiato]. Non importa chi tu sia, quando l'allenatore ti dice di prepararti per entrare in campo ed aiutare la squadra che sta perdendo 2 a 0, lo fai. È stato punito, ecco tutto. Al momento era arrabbiatissimo, però lo conosciamo, è un figo. Anche quando ha criticato Manchester (la città) dicendo che era una merda, che pioveva sempre e che non abbiamo buoni ristoranti, anche in quel caso lo accoglievamo. Però non va bene non aiutare i tuoi compagni di strada. Non è perché è Tevez o è argentino, lo penso di qualsiasi giocatore, anche un giocatore dello United potrebbe pensare la stessa cosa.

I: E il Kun?

L: Aguero è il migliore. Il City come squadra sta migliorando, ma soprattutto lo sta facendo lo staff.

I: Tornando alla musica, qualche mese fa hai detto che Different Gear... è migliore di Definitely Maybe.

L: Penso che siano totalmente diversi. Definitely Maybe è legato ai giovani: Noel ha scritto della mancanza di lavoro, della disoccupazione. È strettamente collegato alla vita dei giovani di quegli anni. Questo album è un'altra cosa. I primi due album degli Oasis sono sorprendenti, tra i migliori di tutti i tempi. Noi abbiamo fatto un grande album.

I: Negli anni '90 hai sperimentato lo stile di vita rock'n'roll e sei sopravvissuto. Adesso le cose sono un po' diverse, giusto?

L: Sono molto più tranquillo. È sempre molto figo essere in una band che ti fa girare, soprattutto se stai vendendo dischi. Sono ancora sulla stessa lunghezza d'onda, ma con più tranquillità. Sarebbe impossibile vivere al ritmo degli anni '90, stare alzato fino a tardi a sniffare e cercare di cantare il giorno dopo.

I: State tornando per la quarta volta a Buenos Aires. Ti ricorda il passato?

L: Non vedo l'ora di essere sul palco! È un pubblico appassionato come noi. Agli argentini piace il rock: Ramones, Guns'n'Roses, Stones, Iron Maiden ... Gli argentini sono molto appassionati di rock e per noi è un piacere suonare per loro.

L'altro lato dello specchio
La scorsa settimana è uscito Noel Gallagher's High Flying Birds, l'album di debutto dell'altra metà degli Oasis. Noel ci regala dieci bellissime canzoni, con evidenti riferimenti alle sonorità della band che ha condiviso con il fratello a cui si aggiunge un pizzico di psichedelia, come se ci immergessimo tutti in un "yellow submarine". E mentre lavorava sulle sfumature [del suono], manca ancora la voce di Liam. Guardiamo le cose dal lato positivo, però: in un anno, invece di avere un album degli Oasis ne abbiamo due. O quasi...

clarin.com
lanacion.com

(tradotta da Elisa)


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