mercoledì 14 settembre 2011

Noel Gallagher: "Ogni volta che cito Liam lui mi querela"

Noel Gallagher è stato intervistato da una testata austriaca.

Wonderwall, Don't Look Back in Anger, Live Forever: non v'è hit del Britpop che non provenga dalla testa e dalla penna di Noel Gallagher, separatosi dal "fratello Gaga" (come lo chiama lui) Liam il 28 agosto 2009, quando lasciando il palco prima di un festival a Parigi, a tre date dalla conclusione dell'ultimo tour degli Oasis, mise fine ad una band da 85 milioni di dischi venduti in quasi vent'anni di carriera.

L'album d'esordio, che si chiama Noel Gallagher's High Flying Birds, esce il 14 ottobre.

Già nel 2000, prima di lasciare il tour degli Oasis dopo il litigio con Liam, parlavi di un album solista. Perché ci hai messo 11 anni?

Perché ero in una band. Gli Oasis erano sempre più importanti di qualunque carriera solista. È stato un mestiere dannatamente figo. Sono stato costretto a lasciare solo a causa di Liam e di questo CD.

Hai rimpianti su come hai lasciato gli Oasis?

Sì! Sarebbe stato più intelligente rimanere per i restanti tre concerti, prendersi una pausa per calmare le acque e poi ripartire.

Con Liam hai mai più parlato?

No. E non vedo ragioni per parlare con lui. Neanche lui, perché ogni volta che lo cito nelle interviste mi querela.

Il tuo primo singolo nelle chart è giunto in ottava posizione. Bene o male?

È grandioso. Specie per un vecchio come me. Non conosco i miei fan, conosco solo i fan degli Oasis. Per questo non so se posso ancora essere d'ispirazione.

Ti secca essere messo costantemente a confronto con gli Oasis?

Non ha senso, ma è logico. Anche Paul McCartney sarà sempre messo a confronto con i Beatles.

A differenza di Liam tu vuoi suonare canzoni degli Oasis dal vivo.

Non sono più canzoni degli Oasis, perché gli Oasis non esistono più. Quelle erano e sono le mie canzoni. E siccome ho solo 45 minuti di nuova musica suono varie canzoni vecchie dal vivo, come voglio io.

Manca ancora Vienna nel tuo prossimo tour.

Ora questo è solo un giro di warm-up. Nel 2012 ci saranno più concerti. Si spera anche in Austria. Amo l'Austria, appena l'anno scorso sono stato a Salisburgo in forma privata. A vedere la partita di Europa League tra Manchester City e Red Bull.

oasisnotizie
Thomas Zeidler - oe24.at


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