lunedì 2 maggio 2011

Alan McGee era sul punto di non scritturare gli Oasis. Ecco perché

La leggenda della musica scozzese Alan McGee ha rivelato che era sul punto di non scritturare il supergruppo degli Oasis perché pensava che Liam Gallagher sembrasse troppo inaffidabile.

McGee, nativo di East Kilbride, è diventato famoso per aver scoperto la band dopo averla vista suonare per un set non retribuito al leggendario King Tut's di Glasgow nel 1993.

Ammette, tuttavia, di aver pensato che l'arroganza e il look di Liam lo rendessero quasi simile ad una persona coinvolta in un delitto.

Alan, che sarà in Scozia la prossima settimana per la premiere del documentario della Creation Records Upside Down, ha ricordato: "Non avrei mai visto gli Oasis se non mi fossi confuso con le leggi di autorizzazione sbagliate e arrivai alle 20.30 perché mi aspettavo che il locale avrebbe chiuso presto".

"Era domenica, cadeva in un week-end festivo e io ero lì a vedere la mia band, gli 18 Wheeler. Non c'era nessuna band quando sono arrivato. Liam Gallagher era seduto al bar con una tuta blu dell'Adidas. Sembrava un Paul Weller 18enne".

"Sono un po' cinico. Ho pensato che fosse uno spacciatore di droga, ovviamente, perché sembrava tremendo e arrogante. Pensai: le stelle del rock 'n' roll non stanno molto bene".

"Pensavo che il ragazzo calvo dietro di lui, che si rivelò essere Bonehead, dovesse essere il cantante".

Così Alan quasi non si preoccupò di fare attenzione al breve set degli Oasis che lo avrebbe spinto ad offrire loro un contratto sul posto e che lo ha reso milionario.

Il pezzo grosso della musica, oggi in pensione, ricorda: "Avevo sentito che questi chiacchieroni mancuniani volevano salire sul palco. Era tutto quello che sapevo su di loro. Stavo bevendo un Jack Daniels quando mi fu detto che ci sarebbe stata una scazzottata con i mancuniani".

"Andai con mia sorella al piano di sopra per controllare che gli 18 Wheeler stessero bene. Poi venne Liam Gallagher sul palco. Mentre la performance di Liam andava avanti era abbastanza sommessa. Non stava andando alla grande".

"Se non altro, era Noel e il suo modo di suonare la chitarra che dominavano. Non sono nemmeno sicuro che sapessero che fossi in mezzo al pubblico".

Alan intravide il potenziale della band, anche se lui stesso ammette di non aver mai potuto prevedere i 50 milioni di vendite che ne seguirono.

Ha detto: "Il music business aveva già superato gli Oasis a quel punto. Avevano già fatto un concerto all'In The City di Manchester quell'anno. Noel e Liam avevano avuto un bisticcio sul palco, così nessuno si era preoccupato di verificare se avessero qualcosa di buono".

"Sei mesi più tardi avevo gli orari di apertura del King Tut's sbagliati e mi capitò di vederli suonare quattro canzoni a Glasgow. È come se dovesse andare così. È stato casuale".

"È stato un po' come andare alla fermata dell'autobus e scoprire Elvis Presley".

Alan ha aggiunto: "Ho pensato che fossero una buona band. Non sapevo che stessero per vendere così tanti dischi".

"Sapevo che erano influenzati dagli Stone Roses e sono stato intelligente abbastanza da pensare che avrei potuto fare un po' di affari. Pensavamo che sarebbe andata bene se Definitely Maybe fosse diventato disco di platino. Abbiamo venduto sette milioni di copie".

Alan è tornato a Glasgow martedì per l'anteprima del film-documentario di Danny O'Connor al Glasgow Film Theatre (GFT). Il film traccia un profilo dell'etichetta Creation con le firme di Oasis, Primal Scream, Teenage Fanclub, My Bloody Valentine e molti altri.

Interviste fresche sono mescolate con filmati di concerti, tra cui quelli, grandiosi, degli Oasis a Knebworth. La proiezione alle 18.15 sarà seguita da un after-party al 02 ABC a Sauchiehall Street. La serata sarà caratterizzata da un live set di BMX Bandits, un dj set di Alan McGee e altri ospiti speciali.

Alan, oggi 50enne, ammette di aver snobbato la possibilità di avere una premiere del film a Londra. Ha detto: "Stiamo facendo la prima al GFT. Non è niente di personale contro Londra. Non mi dispiace fare il DJ lì, ma mi sento che Glasgow merita questo. È una storia scozzese, è una storia celtica, è una storia irlandese. Si tratta fondamentalmente di persone provenienti da Glasgow, Irlanda e Manchester".

"La mia famiglia è venuta qui dall'Irlanda 100 anni fa. I Gallagher sono irlandesi di prima generazione e i My Bloody Valentine sono irlandesi. È molto celtico".

"La parte più divertente del film è Manchester. I momenti chiave sono ovviamente quelli della crescita degli Oasis. Tutto quello che Noel Gallagher dice è genio comico. Quello che dice Bobby Gillespie è molto astuto".

"La storia principale ruota attorno alla venuta mia e di Bobby Gillespie a Londra perché Andrew Innes, con cui ero in una band, voleva diventare una pop star".

"I due fondarono i Primal Scream e io fondai un'etichetta discografica. Ero andato a Londra solo perché Andrew mi avrebbe sbattuto fuori dalla nostra band!".

Alan ha preso contatti con la BBC e con Channel 4 per ideare una fiction basata sul suo periodo alla Creation e su quelle dell'ex manager dei Sex Pistols Malcolm McLaren e dell'ex manager dei Rolling Stones Andrew Loog Oldham.

A precisa domanda Alan indica immediatamente le band che hanno definito la Creation.

Dice: "Gli Oasis, ovviamente, perché hanno definito gli anni '90, i Primal Scream perché hanno definito la Creation e la mia vita in molti modi e i Teenage Fanclub perché Norman Blake è un genio del pop".

"Poi ci sono i Jesus And Mary Chain perché hanno aiutato la Creation a decollare e i My Bloody Valentine perché sono ancora importanti e potrebbero fare da headliner in molti festival europei".

Nel frattempo McGee conferma quanto già affermatio negli ultimi mesi: a suo parere gli Oasis torneranno insieme.

"Credo che la divisione fosse nelle cose perché la nuova band di Liam, i Beady Eye, hanno fatto un disco molto migliore di quanto non gli riconosca nessuno. È molto orecchiabile. È un disco 'di buon umore' che vuoi sentire un sabato mattina".

"Ma non è il disco migliore che abbia fatto e farà mai. E avendo sentito i demo di Noel penso che il suo sarà il disco più importante da What's The Story. Ma Noel e Liam soffriranno entrambi quando pubblicheranno dischi perché non sono più gli Oasis".

"Stanno seguendo strade separate a questo punto. Da quando li conosco hanno sempre avuto brutti litigi".

"Non credo si possa scartare l'idea che in futuro vadano d'accordo e che qualcuno li paghi perché facciano un tour mondiale con gli Oasis. Sarei sconvolto se questo non accadesse".

"Credo che sia Liam che Noel avessero bisogno, creativamente, di andare a fare la loro cosa. Ci saranno probabilmente i fuochi d'artificio se torneranno insieme, ma condividono ancora lo stesso management e ad un certo punto diranno a loro: 'Ci sono 200 milioni di sterline. Andate a fare 100 concerti?".

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